Conto corrente

Che cos'è un conto corrente?

Il conto corrente bancario è uno strumento per la gestione del denaro. Una volta aperto, puoi depositare i tuoi risparmi e utilizzare i servizi della banca per effettuare pagamenti nel limite del tuo saldo disponibile (ad esempio pagare le bollette o altre operazioni di addebito) e riscuotere incassi (ad esempio ricevere lo stipendio o altre operazioni di accredito) con comodità e sicurezza. Ogni conto corrente è identificato da specifiche coordinate bancarie (l’IBAN, International Bank Account Number). È un codice univoco che identifica il tuo conto corrente e l’intermediario (cioè la banca) in cui il conto è aperto. Questo codice serve a tracciare e semplificare qualsiasi transazione finanziaria all’interno della Comunità Europea.

Come funziona un conto corrente?

Il conto corrente bancario è una tipologia di conto di pagamento. Per aprirlo devi rivolgerti a una banca. Con il conto corrente puoi depositare il tuo denaro, la banca lo custodisce e ti fornisce alcuni servizi, tra cui:

  • l’accredito automatico dello stipendio o della pensione, che arrivano direttamente nel tuo conto corrente
  • la possibilità di effettuare addebiti diretti, come per esempio la domiciliazione delle bollette: se attivi questo servizio, i pagamenti delle tue utenze avvengono in automatico, prelevando il denaro dal conto
  • la possibilità di effettuare bonifici: dal conto corrente puoi inviare denaro in sicurezza ad un altro conto corrente
  • la possibilità di versare e prelevare denaro nel conto o effettuare pagamenti
  • la possibilità di richiedere un credito (scoperto di conto o apertura di credito) per poter effettuare pagamenti anche senza avere denaro depositato.

Il conto corrente è necessario per poter avere alcuni prodotti finanziari come la carta di debito (che comunemente viene chiamata bancomat), la carta di credito, il libretto degli assegni.
È possibile versare e prelevare il denaro dal conto corrente bancario in qualsiasi momento, e molte delle operazioni sopra descritte sono solitamente possibili anche via internet se sei titolare del servizio a distanza della banca.

Inoltre, hai sempre il diritto alla portabilità. La portabilità consiste nella possibilità, entro 12 giorni lavorativi dalla tua richiesta, di trasferire in un altro intermediario su un altro conto di pagamento il denaro depositato sul tuo conto, oltre a tutti o alcuni servizi di pagamento. Facendo questa operazione puoi anche decidere di mantenere oppure chiudere il tuo vecchio conto.

Come si apre un conto corrente?

Per aprire un conto corrente puoi rivolgerti ad una banca ma anche ad intermediari diversi, come ad esempio istituti di moneta elettronica, istituti di pagamento e Poste Italiane S.p.A. Puoi aprirlo sia che tu sia maggiorenne o minorenne. In quest’ultimo caso, però, per l’apertura e per utilizzarlo sono necessari i tuoi genitori o altri familiari autorizzati.

Quanto costa un conto corrente?

I costi di un conto corrente dipendono dal tipo di conto che scegli, e dei servizi associati al conto stesso.

Quanto costa aprire un conto corrente?

Solitamente l’apertura del conto è gratuita, mentre paghi il mantenimento e l’utilizzo del conto: ci sono conti correnti con spese di gestione forfettarie periodiche e altri che prevedono una commissione per ogni movimento effettuato.

Quanto costa chiudere un conto corrente?

Chiudere un conto corrente bancario solitamente non comporta spese o penali. Nel caso in cui ci siano dei costi, la banca è obbligata per legge a riportare questi costi nel contratto.

Quali sono gli altri costi di un conto corrente?

Gli altri costi che devi tenere a mente sono principalmente

  • le spese di liquidazione, da pagare quando si calcolano le competenze (oneri e interessi)
  • le imposte (bollo annuale)
  • le spese postali per la spedizione di estratti conto

Quando si parla di spese ci sono altre due voci da considerare:

  • gli interessi debitori: la banca può chiederti un pagamento se ci sono degli addebiti che non presentano sul conto sufficiente copertura di fondi. In questo senso è importante sapere sempre quanti soldi hai sul conto, proprio per evitare gli scoperti di conto, e pagare gli eventuali interessi.
  • gli interessi creditori: la banca ti riconosce una somma annua (solitamente una percentuale del denaro depositato) per avere mantenuto il conto corrente con saldo positivo (quindi con del denaro nel conto).

L’ICC (Indicatore dei Costi Complessivi) fornisce un’idea del costo complessivo del conto corrente. Per calcolarlo si considerano le spese e le commissioni che ti possono essere addebitate nel corso dell’anno, senza considerare gli oneri fiscali e gli interessi.

In generale, per tenere sotto controllo le spese è utile visionare periodicamente il tuo estratto conto. Questa abitudine ti permette di migliorare la gestione del denaro, e valutare il rapporto tra i flussi in entrata (ad esempio lo stipendio) e i flussi in uscita (le spese fisse, più o meno simili ogni mese, o quelle straordinarie).

Quali tipi di conto corrente ci sono?

Le tipologie di conto corrente più diffuse sono:

  • Conto ordinario: le tue spese di gestione dipendono dal numero di operazioni che effettui: più operazioni fai, più spendi.
  • Conto a pacchetto: paghi un canone annuo, e solitamente hai accesso anche ad altri servizi, come ad esempio carta di debito, carta di credito, assegni, bonifici, addebiti diretti, fido. I conti a pacchetto si distinguono in conti “con franchigia”, in cui il canone include un numero limitato di operazioni gratuite, e conti “senza franchigia”, in cui è possibile effettuare un numero illimitato di operazioni gratuite.
  • Conto di base: il canone annuo è più basso (ed è gratuito per alcune fasce di popolazione) è rivolto a chi ha esigenze bancarie di base, include un numero limitato di operazioni e dà l’accesso solo ad alcuni servizi come carta di debito, accredito di stipendio o pensione, versamento (di contanti o assegni), prelievo e pagamento automatico delle bollette.

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