Ramo danni – Malattie
Che cos'è un'assicurazione per malattie?
Le imprese di assicurazione con il termine malattia indicano “uno stato che altera la salute dell’assicurato e che non dipende da un infortunio”. A seconda dei casi essere malati può implicare dover pagare le cure mediche o non poter lavorare e quindi, per i liberi professionisti, non guadagnare. L’assicurazione per malattie ti offre un sostegno economico per affrontare queste spese. Questa polizza può aiutarti in caso di:- malattia, ad esempio per ottenere il rimborso delle spese mediche sostenute
- ricovero, ad esempio per avere un indennizzo giornaliero durante il periodo di degenza
- invalidità permanente derivante dalla malattia, ad esempio per ricevere un indennizzo in caso di diminuzione o perdita della capacità lavorativa.
Qual è la differenza tra polizza individuale e collettiva?
L’assicurazione per malattie può essere di due tipi:
- individuale, in cui sottoscrivi un contratto per te stesso ed eventualmente per i componenti del tuo nucleo familiare
- collettiva, in cui il contratto è sottoscritto da un unico soggetto (ad esempio, un’azienda o un’associazione professionale) per assicurare una pluralità di assicurati che fruiscono delle stesse garanzie contrattuali (ad esempio, dipendenti o associati). In questo modo gli assicurati possono usufruire di una copertura a un prezzo inferiore rispetto a quanto pagherebbero con una polizza individuale.
Come funziona l'assicurazione per malattie?
Come per altri tipi di contratto assicurativo l’impresa di assicurazione stabilisce l’importo di un premio, cioè il prezzo che devi pagare alla compagnia per proteggerti da un rischio, che in questo caso è il dover pagare di tasca tua le spese mediche da affrontare in caso di malattia, ovvero per ottenere una diaria giornaliera durante il periodo di degenza o un indennizzo a fronte di invalidità permanente derivante dalla malattia.
Per definire la cifra del premio che devi versare, la compagnia di assicurazione valuta quanto è alta la probabilità che tu ti possa ammalare di una malattia coperta dall’assicurazione. Per farlo, considera la tua età e ti sottopone un questionario sanitario sul tuo stato di salute e sulle tue abitudini e stile di vita: le tue risposte diventano parte integrante del contratto.
Una volta assicurato, se ti ammali per prima cosa devi leggere il set informativo, per verificare se la tua malattia rientra nei casi coperti dalla polizza. Se risulti effettivamente coperto, il passo successivo è comunicare alla compagnia assicurativa la presenza di questa malattia. È fondamentale che la compagnia sia informata entro i termini massimi di denuncia previsti dal tuo contratto per non perdere il diritto all’indennizzo.
Di solito queste assicurazioni prevedono formule diverse, decise prima della stipula del contratto:
- La formula copertura spese mediche. Copre le spese sostenute in occasione di un ricovero o un intervento chirurgico a seguito di una malattia.
- La formula indennitaria. Prevede una diaria, pagamento di una determinata somma di denaro per ogni giorno di degenza conseguente alla malattia.
- La formula invalidità permanente. Assicura il pagamento di una determinata somma quando non sei più capace di lavorare a causa di una malattia che provoca invalidità totale o parziale.
- La formula long term care. Riconosce una rendita vitalizia con cui è possibile pagare una struttura di assistenza, una badante o aiutare la famiglia nel caso in cui tu non sia più autosufficiente.
Rispetto alla prima formula, a seconda del tipo di contratto le coperture per le spese mediche possono essere di due tipi:
- L’assicurazione ti fornisce assistenza diretta, pagando in parte o del tutto le strutture mediche convenzionate da cui ti rechi per essere curato.
- L’assicurazione ti rimborsa in parte o del tutto le spese mediche sostenute, dietro presentazione di regolari fatture.
Quanto dura l'assicurazione per malattie?
Una polizza malattia può durare uno o più anni. Solitamente, a parità di altre condizioni, la polizza pluriennale è più conveniente, ma resti vincolato al contratto per tutta la durata della polizza. Se però la polizza dura più di cinque anni, per legge puoi comunque recedere alla scadenza del quinto anno, dandone disdetta con il preavviso previsto da contratto.
Alla scadenza del contratto assicurativo, quest’ultimo può essere tacitamente prorogato una o più volte, a meno che tu non dia disdetta entro i termini indicati dal contratto. In ogni caso ciascuna proroga tacita non può avere una durata superiore a due anni.
Quando parte l'assicurazione per malattie?
Come per gli altri tipi di contratto assicurativo la validità della polizza assicurativa inizia dalla data di decorrenza indicata nel contratto. Di solito la copertura inizia a partire dalle ore 24.00 del giorno in cui paghi il premio. C’è però un periodo iniziale, che parte dalla data di validità del contratto, durante il quale l’eventuale malattia in cui incorri non è in garanzia. È un periodo di tempo che può variare dai 30 ai 180 giorni e si chiama periodo di carenza.
Il periodo di carenza non ha sempre la stessa durata, ma può dipendere dal tipo di formula contrattuale e dalla malattia considerata.
La copertura assicurativa non parte se non paghi il premio alla stipula o la prima rata. Se non paghi i premi o le rate successivi, l’assicurazione viene sospesa dalle ore 24:00 del quindicesimo giorno dopo quello della scadenza del premio o della rata del premio. Solo se riprendi i pagamenti, il premio si riattiva.
A chi è possibile rivolgersi per sottoscrivere l'assicurazione per malattie?
Come per altri tipi di contratto assicurativo per sottoscrivere un’assicurazione per malattia, puoi rivolgerti a:
- Un’impresa di assicurazione iscritta all’Albo delle Imprese di Assicurazione
- Un intermediario assicurativo iscritto al RUI (Registro Unico Intermediari), ad esempio broker assicurativi che operano su incarico del cliente o intermediari finanziari (come Banche e Poste).
Quali sono i punti di attenzione dell'assicurazione per malattie?
L’assicurazione per malattia condivide gli stessi limiti degli altri contratti assicurativi:
- La franchigia. È la parte del danno che la compagnia non risarcisce e a cui dovrai far fronte di tasca tua nel caso si verificasse. Il premio varia anche in base alla presenza ed all’importo delle franchigie; per alcune polizze potrebbe essere prevista la facoltà di eliminarle, ma, in questo caso, il premio potrebbe aumentare
- Il massimale. È la somma massima che puoi ricevere dalla compagnia quando si verifica il rischio. Normalmente puoi sceglierlo: per massimali più alti, l’assicurazione costa di più.
- Le esclusioni. Sono le situazioni e i comportamenti, indicati nel contratto, in cui la compagnia non fornisce alcuna prestazione. Se si verificano, quindi, la compagnia non è tenuta a rivalere l’assicurato del danno subito. Ad esempio, la compagnia potrebbe considerare la malattia insorta come conseguenza di una patologia di cui l’assicurato era già a conoscenza e che non ha dichiarato quando ha compilato il questionario sanitario.
- Lo scoperto. È la clausola contrattuale in base alla quale una percentuale del danno, con eventuale limite minimo espresso in valore assoluto, da dedurre dall’indennizzo, rimane a carico del contraente nei casi previsti dalle condizioni di polizza.
In generale le spese mediche sono rimborsate soltanto se esiste una diagnosi che le giustifica, e sono solitamente escluse spese per prestazioni mediche con finalità soltanto estetiche.
Quanti sono i rami danni?
I rami assicurazione che rientrano nella categoria danni sono 18. Ogni ramo assicurativo raggruppa diverse tipologie di rischio.