Fiscalità della previdenza integrativa
Cos'è la fiscalità della previdenza integrativa
Con fiscalità della previdenza integrativa si intende tutta una serie di agevolazioni e vantaggi fiscali con cui lo Stato regola la tassazione dei versamenti dei contributi previdenziali, degli eventuali rendimenti ottenuti con l’investimento sui mercati finanziari e delle prestazioni garantite dalle forme di previdenza integrativa.Quali vantaggi specifici ha la tassazione dei contributi pensionistici?
Puoi dedurre dal tuo reddito complessivo i contributi che versi per la tua previdenza integrativa, fino a un limite di 5.164,57 euro all’anno secondo l’attuale normativa fiscale. Questo significa che la cifra su cui sono calcolate le tasse si abbassa e quindi paghi meno. Puoi dedurre non solo i tuoi contributi, ma anche:
- l’eventuale contributo del tuo datore di lavoro;
- i versamenti che puoi aver effettuato a favore dei soggetti fiscalmente a carico, per l’importo che loro non deducono;
- i contributi versati per reintegrare eventuali anticipazioni già ottenute.
La quota del TFR versata non viene invece dedotta.
Ricordati che gli eventuali contributi versati e non dedotti (inclusi quelli che superano il limite annuo di 5.164,57 euro) vanno comunicati alla forma di previdenza integrativa entro l’anno successivo al versamento. In questo modo non vengono tassati al momento dell’erogazione delle prestazioni.
Quali vantaggi specifici ha la tassazione dei rendimenti?
La tassazione cambia in base alla composizione degli investimenti dei comparti che hai scelto. Se gli investimenti sono stati fatti in:
- titoli di Stato e altri titoli equiparati, i rendimenti sono tassati con un’aliquota del 12,50%;
- altri tipi di investimento, i rendimenti sono tassati con un’aliquota del 20%.
È un vantaggio perché l’aliquota che si applica ai rendimenti della maggior parte delle forme di risparmio finanziario è al 26%.
Quali vantaggi specifici ha la tassazione della rendita o del capitale?
Quando ricevi la prestazione al momento del raggiungimento dell’età pensionabile, la tua rendita e/o il tuo capitale vengono tassati al 15%. Si tratta di una tassazione agevolata rispetto a quella normalmente applicata ad altre forme di entrate o di guadagni.
In più, questa percentuale si riduce in base all’anzianità di partecipazione al sistema di previdenza complementare. Se sei iscritto da più di 15 anni, l’aliquota diminuisce dello 0,30% per ogni anno successivo (fino a una riduzione massima del 6% e quindi l’imposta scende al 9% con almeno 35 anni di contribuzione).
Vengono tassati solo i contributi dedotti dal reddito imponibile e le quote di TFR che hai versato. Non vengono tassati i contributi versati e non dedotti e i rendimenti (già tassati in fase di accumulo).
Quali vantaggi specifici ha la tassazione di eventuali anticipazioni e riscatti?
- Nel caso in cui tu riceva un’anticipazione della prestazione, cioè parte del capitale che hai accumulato, la tassazione agevolata è prevista solo nel caso in cui tu l’abbia richiesta per sostenere delle spese sanitarie. Varia dal 15% al 9%, in base al numero di anni di partecipazione alla previdenza complementare. A tutte le altre tipologie di anticipazione viene invece applicata l’aliquota ordinaria del 23%.
- Nel caso in cui tu richieda un riscatto, cioè la restituzione, a seguito di cessazione dell’attività lavorativa, del capitale accumulato, l’aliquota agevolata si applica solo nel caso in cui tu abbia fatto richiesta per:
- un periodo di inoccupazione compreso tra 12 e 48 mesi;
- mobilità;
- cassa integrazione guadagni ordinaria/straordinaria;
- invalidità.
L’aliquota è compresa tra il 15% e il 9%, in base al numero di anni di partecipazione alla previdenza complementare. In tutti gli altri casi si applica l’aliquota ordinaria del 23%.