Fondi pensione negoziali o chiusi
Che cos'è un fondo pensione negoziale o chiuso?
I fondi pensione negoziali sono forme di previdenza integrativa in cui i tuoi risparmi vengono investiti in fondi pensione a cui puoi aderire perché fai parte di una certa categoria professionale o perché il tuo rapporto di lavoro è disciplinato da una determinata contrattazione collettiva nazionale, aziendale o territoriale. Gli importi versati ti servono per costruire un capitale destinato a ottenere una rendita integrativa per quando andrai in pensione. Nei fondi pensione chiusi, di norma, è previsto che il datore di lavoro contribuisca con un proprio versamento alla crescita del fondo a condizione che anche il lavoratore versi il suo contributo, secondo quanto stabilito dal contratto o dall’accordo collettivo. Oltre ai fondi pensione negoziali, esistono anche i fondi pensione aperti, che, come dice il nome stesso, sono accessibili da tutti coloro che, indipendentemente dalla situazione lavorativa (lavoratore dipendente del settore privato o pubblico, lavoratore autonomo, libero professionista, altro), intendano formarsi una pensione complementare.Chi può aderire ai fondi negoziali?
Puoi aderire a un fondo pensione negoziale volontariamente, su base collettiva. Ogni fondo pensione negoziale è riservato infatti a una determinata categoria professionale e l’adesione avviene sulla base di accordi collettivi stipulati tra le parti che hanno istituito il fondo.
Se sei un lavoratore dipendente del settore privato, la contribuzione è fissata dagli accordi collettivi. Il tuo datore di lavoro versa:
- il contributo a tuo carico. Se lo desideri, puoi versare una cifra superiore rispetto a quella stabilita dagli accordi collettivi.
- il contributo a suo carico
- il TFR futuro, cioè il TFR maturato dal momento dell’adesione.
Puoi decidere di versare anche solamente il TFR (Trattamento di Fine Rapporto), cioè quanto ti deve il tuo datore di lavoro quando si chiude il vostro rapporto lavorativo. In questo caso, però, il datore di lavoro non è più obbligato a versare il suo contributo. Sono scelte che puoi modificare in ogni momento.
In caso di prima occupazione, se sei un lavoratore dipendente del settore privato, entro 6 mesi dall’assunzione, puoi scegliere se aderire al fondo pensione di categoria, destinandovi così anche il TFR, oppure se mantenere il TFR in azienda.
Ricorda che se non esprimi alcuna scelta in modo esplicito, il tuo TFR futuro confluirà nella forma pensionistica collettiva individuata dal contratto nazionale di lavoro o dall’accordo aziendale (cosiddetto conferimento tacito) comportando di conseguenza l’iscrizione a tale forma (adesione tacita).
Se sei un lavoratore dipendente del settore pubblico in regime di TFR, puoi aderire al fondo negoziale con le stesse modalità dei lavoratori del settore privato.
Come funzionano i fondi pensione negoziali?
Come per altre forme di previdenza integrativa l’ammontare della tua posizione individuale dipende:
- dagli importi periodici che avrai versato;
- dalla durata del periodo di contribuzione (più anni versi e più contributi accumuli);
- dagli eventuali rendimenti che potrai ottenere dall’investimento dei tuoi contributi sui mercati finanziari.
A questo risultato andranno sottratti i costi di gestione dovuti durante il periodo di contribuzione e le tasse sugli eventuali rendimenti ottenuti.
Quali tipologie di fondi negoziali esistono?
I fondi pensione negoziali si differenziano tra di loro per:
- gli elementi identificativi
- l’ambito dei destinatari
- la contribuzione e le prestazioni
- i profili organizzativi
- i rapporti con gli aderenti
Tutti questi elementi sono definiti dallo Statuto, il documento che disciplina l’attività del fondo pensione negoziale. L’elenco dei fondi pensione negoziali è disponibile sul sito della COVIP (Commissione di Vigilanza Fondi Pensione).
É possibile scegliere come investire i contributi versati?
Al momento della sottoscrizione hai diverse alternative da valutare, sulla base degli strumenti finanziari in cui il fondo investe i contributi che versi:
- Linee di investimento garantite, che offrono una garanzia di rendimento minimo o di restituzione del capitale versato al verificarsi di determinati eventi (ad esempio, al momento del pensionamento)
- Linee di investimento obbligazionarie (pure o miste), a seconda che investano esclusivamente o principalmente in titoli obbligazionari
- Linee di investimento bilanciate, che in linea di massima investono in azioni e obbligazioni nella stessa percentuale
- Linee di investimento azionarie, che investono solo o principalmente in azioni
Lo Statuto del fondo prevede un comparto garantito per raccogliere i flussi di TFR di coloro che aderiscono in forma “tacita”.
Come è possibile ottenere la prestazione pensionistica?
Quando maturi i requisiti previsti dalla Legge per l’età pensionabile, e a condizione che tu abbia almeno cinque anni di partecipazione alla previdenza complementare, puoi riscuotere il capitale che hai accumulato scegliendo fra tre diverse opzioni.
- Rendita. Ricevi una somma periodica ad integrazione della pensione di base, calcolata in base all’età e al capitale accumulato.
Al momento del pensionamento potrai scegliere il tipo di rendita che intendi percepire tra quelle previste dal fondo:
- rendita vitalizia: la ricevi per tutta la vita dal momento in cui vai in pensione;
- rendita differita: la ricevi da un certo momento in poi per tutta la vita;
- rendita associata a una copertura long-term care: la cifra che ricevi aumenta in caso di non autosufficienza.
Puoi anche valutare di assicurare in caso di decesso l’erogazione della rendita (rendita reversibile) o del capitale residuo a un soggetto da te designato (beneficiario), per essere certi di ottenerla qualunque cosa accada.
- Capitale + rendita. Ricevi subito fino al 50% del tuo capitale e il resto tramite rendita vitalizia.
- Capitale. Puoi ottenere il 100% del capitale accumulato in un’unica soluzione, se la conversione in rendita del 70% del montante finale risulta inferiore alla metà dell’importo annuo dell’assegno sociale.
Inoltre, dopo due anni dall’adesione o se non hai più i requisiti di partecipazione (se cambi lavoro, ad esempio), puoi trasferire la tua posizione individuale presso un’altra forma pensionistica complementare.
È possibile richiedere in anticipo il capitale accumulato?
Come per altre forme di previdenza integrativa è possibile richiedere in anticipo, cioè prima di raggiungere l’età della pensione, il capitale accumulato in un fondo chiuso, nei limiti ed al verificarsi delle condizioni disciplinate dalla Legge. Sono previsti tre casi possibili.
- Rendita integrativa temporanea anticipata (RITA)
Il capitale che hai accumulato ti viene restituito tutto o in parte in forma di rendita, fino a quando non raggiungi l’età della pensione. Puoi richiederla in questi due casi:
Caso 1 | Caso 2 |
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La RITA ha carattere generale e si applica a tutti i lavoratori (inclusi i dipendenti del pubblico impiego) che abbiano aderito a una forma di previdenza complementare a contribuzione definita.
- Riscatto totale o parziale
Il capitale che hai accumulato ti viene restituito in un’unica soluzione o in parte.
- Puoi riscattare completamente nel caso di una sopravvenuta invalidità permanente o inoccupazione superiore ai 48 mesi, per cessazione del rapporto lavorativo o, per le sole adesioni collettive, perdita dei requisiti di partecipazione al fondo
- Puoi riscattare fino al 50%, se sei inoccupato da almeno 12 mesi (e non oltre 48) o nel caso in cui il datore di lavoro faccia ricorso a soluzioni di mobilità o cassa integrazione, ordinaria o straordinaria (per almeno 12 mesi a zero ore)
- Anticipazione
In alcune specifiche situazioni previste dalla Legge, puoi prelevare dalla tua posizione individuale una parte del tuo risparmio previdenziale. Puoi usufruire di questa opzione per te o per i tuoi familiari solo in determinati momenti e situazioni, come indicato in questa tabella riassuntiva.
MOTIVO | Spese sanitarie conseguenti a gravissime condizioni di salute (anche del coniuge o dei figli) | Ristrutturazione o acquisto prima casa (anche per i figli) | Altre esigenze |
QUANTO | fino al 75% | fino al 75% | Fino al 30% |
QUANDO | In ogni momento | Dopo 8 anni di versamenti | Dopo 8 anni di versamenti |
Quali possibili opportunità si possono cogliere con i fondi pensione negoziali?
Come per altre forme di previdenza integrativa, aderire a un Fondo pensione negoziale ti può aiutare a gestire il Longevity Risk, cioè il rischio di non avere risorse sufficienti per tutti gli anni in cui sarai in pensione. È un rischio che corriamo tutti perché si è alzata l’aspettativa media di vita.
Per scoprire a quanto ammonterà presumibilmente la tua pensione puoi usare il simulatore “La mia pensione futura” messo a disposizione dall’INPS (l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale). Se sei un lavoratore per il quale il servizio dell’INPS non è disponibile, puoi rivolgerti anche a un patronato, al CAF o a un consulente del lavoro. Se sei un libero professionista, puoi rivolgerti alla tua Cassa previdenziale di riferimento.
Ricordati inoltre che, in considerazione della finalità sociale perseguita dalle forme di previdenza integrativa, la normativa prevede delle agevolazioni fiscali di cui puoi beneficiare ogni anno durante il periodo di versamento.
Quali sono i punti di attenzione dei fondi pensione negoziali?
Come per altre forme di previdenza integrativa, sottoscrivere un fondo pensione negoziale è una scelta che andrebbe fatta il prima possibile. Prima inizi, più soldi potrai accumulare nel corso del tempo e permetterai alla gestione finanziaria di generare maggiori rendimenti. Per una scelta consapevole è necessario valutare attentamente costi, linea di investimento e andamento della tua posizione individuale nel tempo.
Costi
Sono relativi all’attività dei soggetti istitutori del fondo pensione negoziale e riguardano:
- attività di amministrazione
- gestione del patrimonio
Alcuni costi vengono trattenuti sui versamenti che fai (in percentuale o cifra fissa), altri invece vengono prelevati dal patrimonio che maturi. Generalmente le adesioni su base collettiva hanno spese gestionali inferiori.
Il prospetto dei costi è descritto nella “Scheda costi” presente nel documento “Informazioni chiave per l’aderente” (Parte I della Nota Informativa), che ti viene consegnato al momento dell’adesione e che contiene:
- il dettaglio dei costi che dovrai sostenere (spese di adesione e costi annuali per le attività amministrative e di gestione del fondo);
- l’ISC (indicatore sintetico dei costi), che esprime quanto annualmente tali costi incidono in percentuale sulla tua posizione individuale. Questo parametro ti permette di confrontare gli strumenti previdenziali tra cui puoi scegliere, consultando anche il Comparatore dei costi delle forme pensionistiche complementari messo a disposizione dal COVIP, la Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione.
Linee di investimento
È importante verificare a quali comparti di investimento fa riferimento il fondo pensione negoziale, perché linee diverse hanno diverso orizzonte temporale di investimento e relazione di rischio-rendimento specifica. Il rendimento che puoi attenderti dall’investimento è strettamente legato al livello di rischio che decidi di assumere e al periodo di partecipazione. Linee garantite e obbligazionarie si caratterizzano per l’impronta conservativa degli strumenti finanziari prescelti ed espongono a ridotte oscillazioni del valore dell’investimenti nei singoli anni, ma anche a potenziali rendimenti più contenuti. Linee bilanciate e azionarie invece, per la pluralità e le caratteristiche degli strumenti finanziari di riferimento, presentano potenziali rendimenti più interessanti ma anche rischi maggiori e normalmente sono più indicati per orizzonti temporali più lunghi e per propensione al rischio più matura.
Prima di effettuare la scelta della linea di investimento è importante:
- conoscere quanti anni ti mancano per ottenere la pensione di base, in modo da valutare il tuo orizzonte temporale;
- stimare la tua futura pensione di base, per prevedere quale potrebbe essere il gap previdenziale cui vai incontro (cioè la differenza tra l’ultima retribuzione e la prima pensione che riceverai);
- valutare la tua capacità di risparmio, per capire se puoi permetterti di versare anche una cifra superiore rispetto a quella stabilita dal contratto collettivo;
- conoscere il livello di rischio che sei disposto a sostenere.
Andamento della posizione individuale
Una volta che hai deciso di aderire al fondo pensione negoziale, controlla la comunicazione periodica Prospetto delle prestazioni pensionistiche – fase di accumulo che per Legge l’ente che gestisce il fondo deve inviarti ogni anno. È un documento che contiene l’ammontare della tua posizione individuale, i contributi versati nel corso dell’anno, i costi effettivamente sostenuti e i rendimenti conseguiti e ti aiuta a capire:
- come sta andando e cosa puoi aspettarti di ricevere quando andrai in pensione, continuando a versare così come hai fatto sino a tale momento;
- se è necessario modificare del tutto o in parte le scelte che hai fatto quando hai aderito.
Tieni presente che si tratta di una simulazione e che, quindi, potrà non corrispondere alla rendita che effettivamente riceverai al momento del pensionamento. Puoi avere, tuttavia, la percezione dell’ordine di grandezza della pensione complementare che stai costruendo.
Sul sito web del soggetto che ha istituito il fondo pensione, nell’area riservata all’aderente, è possibile controllare tempo per tempo l’andamento della posizione individuale maturata.
Quando mancano tre anni alla presumibile età del pensionamento di vecchiaia, il fondo ti invia anche il documento Informazioni all’avvicinarsi del pensionamento di vecchiaia, che fornisce informazioni sulla pensione complementare attesa e sulle possibili ulteriori scelte che potrai effettuare (ad esempio, proseguire la contribuzione oltre l’età pensionabile, trasferire la posizione individuale maturata presso un’altra forma di previdenza complementare per beneficiare di migliori condizioni di rendita ecc).